IL CAZZO DEL FIGLIO DEL CAMIONISTA - parte due - Ventimiglia (IM) - Firenze Trasgressiva

IL CAZZO DEL FIGLIO DEL CAMIONISTA - parte due - Ventimiglia (IM) - Firenze Trasgressiva

Ero chinata su di lui con l'accappatoio mezzo aperto, da cui fuoriuscivano le mie tette. Mentre gli toglievo i pantaloni del pigiama, Ivan mi fissava con stupore. Era confuso e non capiva cosa stava succedendo. Mi sono tolta del tutto l'accappatoio, accovacciata davanti a lui, e ho baciato la sua cappella. Poi non c'è stato modo di fermarmi, ho leccato dolcemente tutta l'asta del pene fino alla base, passando allo scroto contratto e mordicchiandolo per rilassarne i muscoli.
Poi sono risalita pian piano verso la cima e l'ho ingoiato e succhiato. Con la mia lingua, l'ho fatto ruotare dentro le mie guance per respirare meglio. Era un bel cazzo, non grande come quello del mio ex fidanzato, ma comunque un bel cazzo!
Come facevo col mio ex, abbassavo le labbra e la gola mentre passavo a un ritmo più veloce, continuando a succhiargli l'uccello che ormai era duro come la pietra e cominciava a pulsare. Ivan si è spinto in avanti e ho capito che stava godendo.
Era così infoiato da essere quasi sdraiato sul divano, con il culo sollevato e le gambe tremanti. I suoi occhi si sono chiusi e io mi stavo preparando a staccarmi, ma ero in ritardo. Sentivo i suoi schizzi potenti in bocca e, quando l'ho sfilato, ha continuato a sputare sborra sui miei capelli, sul viso e sulle tette.
Quando ha smesso di tremare, delicatamente, per non farli male, l'ho preso di nuovo in bocca per pulirlo. Lui mi osservava con passione e ammirazione. Dai suoi occhi luccicanti, sembrava addirittura che volesse dichiararmi il suo amore. Mi sono avvicinata e gli ho sussurrato all'orecchio:
- Se vuoi che questo succeda ancora, sai che deve rimanere un segreto fra noi due, vero?
- Sì, sì... certo...
- Sai anche che anche se io e il mio ex ci siamo lasciati, tuo padre mi licenzierebbe, vero?
- Tranquilla... giuro!
Ho deciso di fidarmi di lui e di sfruttare la situazione. In fondo, cosa avevo da perdere? Un posto da colf in nero? Perciò, prima di tornare in bagno e fare un'altra doccia per togliermi lo sperma di dosso, ho preso dalla borsa la mia immancabile scatola di Durex e l'ho invitato (con sua somma gioia) a imitare alcune scene del pornazzo che stava guardando. Così mi sono sfogata anch'io e, da allora, continuiamo a scopare tutti i giorni in cui non c'è il padre. E continuerò finchè quel fetente del mio ex non tornerà da me strisciando. Carpe diem...

FINE

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati