LA GIOVANE DOMINATRICE - Firenze Trasgressiva

LA GIOVANE DOMINATRICE - Firenze Trasgressiva

UTENTE: FEDERICO AMARCORD RUBRICA: STORIE DI VITA - mistress LA GIOVANE DOMINATRICE Stavo con una ragazza da circa 1 anno. Era un po' strana, o meglio un po' troppo calda. Non posso dire che fosse bella, ma coi maschi ci sapeva fare e voleva sempre provare nuove esperienze, mentre io ero più tranquillo. In particolare, le piaceva legarmi le mani al letto ed autopenetrarsi da sopra. Spesso, prima di godere, mi schiaffeggiava. Era stata lei ad intortarmi, lei a scoparmi, lei a graffiarmi durante i numerosi orgasmi. Insomma, voleva comandare ed io la lasciavo fare perchè trombavamo come ricci (anche a Riccione!). Infatti, entrambi freschi di diploma superiore, nei fine settimana di quell'estate facevamo avanti e indietro da Bologna a Riccione con la vecchia Fiat 124 di mio padre. Stavamo in spiaggia il pomeriggio, la sera andavamo in discoteca al Peter Pan di Riccione e di notte rientravamo a casa perchè non c'erano i soldi per l'albergo. Era agosto e siamo partiti con calma verso le 11.00. A nessuno dei due piaceva alzarsi presto, tantomeno dopo il recente sforzo per gli esami di maturità. Il pomeriggio precedente, tanto per cambiare, 3 orgasmi io e 6 orgasmi lei. Speravo che, almeno quel giorno, sarebbe stata calma. Speravo... Alle 11.55, in piena autostrada, mi fa: - Fermati fermati, mi scappa la pipì. Ho accostato alla prima area di sosta, è scesa e si è messa a pisciare sull'erba. E' rientrata, mi ha dato uno schiaffo, ha aperto le gambe ed ha gridato: - Leccami, servo! - Leccami tu, ho risposto io. Non l'avessi mai detto! Ha slacciato i miei calzoni, ha abbassato lo slip e mi ha fatto un bocchino con ingoio. Alla fine ha detto: - Adesso tu! Cosa dovevo fare, dire di no? Ripartenza ed arrivo a Riccione ore 13.30. Viale Ceccarini, come sempre a tutte le ore, era affollato di gente che passeggiava, mangiava e beveva nei numerosi locali e ristoranti. Due tranci di pizza, una coca, una birra e subito in spiaggia. Ha voluto a tutti i costi ombrellone e lettino, ma li ha pagati lei. Mentre il bagnino li sistemava, si è tolta bermuda, maglietta, ed è rimasta con le tette al vento. Il bagnino sorrideva, ma quelli che ci stavano intorno ci guardavano storto. Per fortuna erano le 14.15 ed in spiaggia c'era meno gente. - La pianti di fare l'esibizionista? Ho mormorato io sdraiato sulla sabbia con un asciugamani. Per tutta risposta, mi ha messo un piede sulla faccia ed ha detto: - Toglimi la sabbia con la lingua, se no mi metto ad urlare. Sapevo che l'avrebbe fatto davvero, perciò ho messo l'asciugamani sulla testa per non farci vedere ed ho obbedito. Arrivavano sempre più famiglie ed i bambini la additavano dicendo: - Mamma, mamma, guarda, c'è una signora tutta nuda! Anche se era passata solo 1 ora e mezza dal pasto, l'ho convinta a mettere il reggiseno per andare in acqua. Sguazzando e ridendo, siamo finiti vicino al molo, l'acqua ci arrivava al petto e le aveva fatto irrigidire i capezzoli. Sembrava quasi che perforassero il costume, lei mi provocava ed io ho avuto un'erezione. - Scopiamo? Ha detto lei. - Ma sei fuori? Qui che ci vedono tutti? - Chi vuoi che se ne accorga? L'acqua ci copre e qui vicino non c'è nessuno... - Ma non abbiamo il preservativo... - Allora inculami, ha detto lei senza esitare. Io resterò all'insù facendo finta di fare il morto e guiderò il cazzo nel culo abbracciandoti con le gambe. Neanche il tempo di fiatare, si è tolta lo slip del costume, ha tolto anche il mio e si infilata il cazzo duro nell'ano senza problemi. Erano mesi che preferiva la sodomia alla scopata tradizionale. Cosa dovevo fare, dire di no? Dato l'imbarazzo e l'acqua freschina, non ho resistito molto. Dopo qualche minuto di colpi, ho eiaculato. Lei si è subito staccata da me, muovendo l'acqua e togliendo lo sperma con le mani perchè non arrivasse nella figa. Forse non è neanche venuta, ma era felice ed eccitata per aver fatto una cosa disdicevole in pieno giorno, non lontano da decine di persone. Tornati all'ombrellone, ho avuto uno scatto di ribellione. - Ma chi cazzo ti credi di essere? Una mistress, una dominatrice? Sono stanco delle figure di merda che mi fai fare... Dopo un litigio pieno di insulti che ha scandalizzato tutti i vicini di ombrellone, siamo tornati al parcheggio e ci siamo diretti verso casa. Per 2 ore non abbiamo proferito parola, non ci siamo nemmeno salutati, ne' sentiti nei mesi successivi. Dopo 10 anni l'ho rivista per caso, indovinate dove? A Riccione! Nonostante fosse in compagnia di un grassone 50enne su di una Porsche cabriolet, appena mi ha notato, è scesa e mi ha salutato baciandomi sulle guance. In pochi minuti ci siamo raccontati gli ultimi 10 anni e mi ha confessato di non avere perso il vizio. Era diventata una mistress professionista e girava continuamente per il mondo sfruttando gli uomini ricchi che condividevano questa passione. Mi dispiace ammetterlo ma, passati altri 20 anni, il pensiero di quelle piccole trasgressioni mi eccita ancora.

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