Un nuovo incontro - Firenze Trasgressiva

Un nuovo incontro - Firenze Trasgressiva

Mi chiamo Roberta e sono una donna di 42 anni.
Sono nata a Sassari, ma mi sono trasverita a Pisa per proseguire gli studi, dove poi ho conosciuto il mio futuro marito, anche lui studente, proveniente da Verona, la nostra futura città.
Per anni il matrimonio è andato a gonfie vele.
Ammetto che fino a 30 anni me la sono spassata ma dopo il matrimonio ho deciso di fare la seria, anche se la tentazione di avere un flirt con un altro uomo l'ho sempre avuta.
Tuttavia mi ero decisa a non cadere in tentazione.
Sono sempre stata convinta che certi pensieri sono come la dipendenza dal fumo: puoi smettere e e decidere di non fumare più, ma ogni tanto il pensiero ritorna, e basta fare un semplice tiro da una sigaretta per ritrovarsi a comperare tutto il pacchetto.
Due anni fa conobbi tramite un'amica in comune un signore più grande di 10 anni di me.
Faceva il fotografoper passione e aveva il pallino di aprire uno studio fotografico e visto che avevo un parente che lavorava nel settore, voleva un paio di informazioni.
Ovviamente la cosa non ci concluse, quando venni a sapere dalla mia amica che era solo una tattica per avere a che fare con me.
A quel punto lo rivalutai.
In meglio.
Certo, mi disturbava un pochino il fatto che avesse finto di essere quello che non era, ma da un altro punto di vista lo trovai garbato.
Non si avvicinò in maniera volgare, anzi.
E usò tutte le precauszioni per parlarne liberamente con me alla luce del sole.
Tra l'altro era pure un bell'uomo, alto, brizzolato , occhi azzurri, robusto, con una cadenza nella voce tipica del sud.
Di fatto era di Reggio Calabria, e prima di giungere a Verona, si ero prima sposato e divorziato, vivendo per un periodo della sua vita a Savona.
Quello che non sapeva era che non ero nemmen oio quello che facevo apparire.
Ho sempre subito il fascino di certi uomini e, prima del matrimonio, non dicevo mai di no.
Mi sono ritrovata svariate volte a d accarezzarmi da sola, immaginando la sua schiena sopra di me, intendo a scoparmi.
Decisi di prendere il toro per le corna e lo affrontai dopo l'ennesima richiesta di informazioni.
"Certo che se porti avanti così le tue avances...."
"In che senso?"
"Nel senso che Camilla mi ha informata del fatto che usi tutti questi pretesti per incontrarmi e chiacchierare con me"
Non lo negò, anzi mi disse: "Scusami, è vero, e ho usato questi escamotage per avvicinarti , anche se non mi azzardavo a fare avances più esplicite perchè so che sei sposata..."
Venne fuori il mio lato proibito e la voglia di fare incontri.
Gli dissi che se voleva conoscermi meglio, lo aspettavo a casa mia l'indomani, così poteva farmi tutte le domande che voleva, ovvimante ci sarebbe stato anche mio marito in casa.
Volevo vedere fino a che punto si sarebbe spinto, e giocai la carta di mio marito,.
Mi guardò stralunato, quasi senza capire il senso.
Slutai e me ne andai, senza dire che mio marito no nci sarebbe stato l'indomani.
Arrivò il mattino dopo e mi sveglia presto.
Feci una bella doccia rilassante e aspettai la chiamata sapendo che non avrebbe osato tanto.
Mio marito nel frattemp oera già uscito.
mi misi solo una paio di mutandine e reggiseno e mi coprì con l'accappatoio.
Mi pulsava il cuore...e non solo quello.
Mi misi sul divano, osservando il cellulare, in attesa di una chiamata mentre la voglia cresceva.
Nessuna chiamata.
Mi tolsi l'accappatoio, mi misi comoda, scostai le mutandine e cominciai a toccarmi, mentre immaginavo impossibili incontri che avrei potuto avere con lui...
Ero sul culmine per venire, quando i ltelefono squillò.
Mi ripresi e mi avvicinai al citofono per sapere chi fosse.
Era lui.
Dieidi il tiro alla porta, lascia la porta aperta, mi tolsi mutandine e reggiseno e mi adagiai sul divano in sala.
Lui entrò, mi vide e rimase sbalordito.
Avevo le gambe spalancate davanti a lui con le dita che si muovevano dentro di me.
Gli dissi:"Spogliati davanti a me, siediti sulla poltrona davanti a me e toccati guardandomi"
Lo fece subito
Ci ritrovammo una di fronte all'altro, io intenta a fissarlo negli occhi mentre con le dita mi davo piacere e lui, nudo, bellissimo, continuava a farsi una sega.
Aveva un cazzo durissimo e mi guardava con una voglia assurda.
Scesi dal divano, mi girai, mi misi in ginocchi per terra, poggiando le mani sul divano, e girata a pecorina, continuai a masturbarmi davanti a lui, poi mi girai e gli dissi:
"Adesso vieni a conoscermi meglio!"
"Si alzò, si avvicinò, si mise in ginocchio e appoggiò la cappella sul mio buco, ma lo fermai dicendogli:"No, non lì...lì ci metto le dita"
Capì immediatamente cosa volevo.
Si chinò e cominciò a leccarmi il buco del culo...poi entrò nella mia figa per bagnare il cazzo e infine me lo spinse dentro piano , ma affondando fino in fondo mentre continuavo a masturbarmi con le dita.
Era un fenomeno.Si muoveva perfettamente, tenendomi le mani sui fianchi e tirandomi a sè per assestare i colpi più decisamente mentre mi riempiva.
Godeva da impazzire e lo sentivo ansimare dietro di me.
Gli dissi che poteva venirmi dentro ...non se lo aspettava e come lo dissi sentii i suoi colpi vacillare.
Stava per venire..e anche io...
Continuai a toccarmi più a fondo usando due dita e finalmente venimmo insieme.
Sentii dentro di me il suo seme mentre mentre io tremavo tutta scombussolata dall'orgasmo.
Ci rivestimmo e gli dissi che dovevo andare a fare subito una doccia, ma che se voleva poteva tornare a trovarmi ogni tanto.


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