Verginità Addio ( 2°Parte ) - Firenze Trasgressiva

Verginità Addio ( 2°Parte ) - Firenze Trasgressiva

Alla sera mia cugina mi chiamò in disparte con la scusa di aiutarla a lavare i piatti e mi dice quasi sussurrando:
" Hai preso il dildo che era nel cassetto in camera tua?",
io di colpo sono diventata tutta rossa ed un brivido mi pervase la schiena non sapevo che dire o cosa fare sono rimasta pietrificata a quella domanda, lei continuò dicendomi:
"Non preoccuparti l'avevo scoperto già dall'altra volta per questo l'ho messo in camera tua, se vuoi te lo regalo io ne ho altri, Se vuoi dopo te li mostro, quando Omar guarda la televisione vuoi?",
con la testa annuii, già mi sentivo bagnare al pensiero che ce ne fossero altri in casa, finito di lavare i piatti ci siamo messi a guardare la televisione , l'idea di mia cugina di mostrarmi altri cazzi finti non mi lasciava tregua e non vedevo l'ora che avvenisse;
con uno sguardo complice mia cugina con una scusa mi portò in camera sua, Omar stava guardando la televisione e non si è accorto di nulla, apre l'armadio e dietro ad un cassetto tira fuori una scatola di scarpe e dentro c'era il paese delle meraviglie,
bianchi, neri, lunghi, grossi, vibranti e perfino uno con la pelle finta che sembrava vero da quanto era reale almeno credo perché uno dal vivo a parte quello di mio fratello non ne avevo visti altri a quel punto mia cugina vide che avevo gli occhi lucidi e spalancati come sorpresa e che mi mordevo le labbra di traverso dal piacere, che mi disse:
"Vuoi provarne uno, magari quello nero assomiglia tanto a quello di Omar",
solo al pensiero che gli assomigliava mi eccitava e sentivo che le mutandine cominciavano a bagnarsi e dissi un pensiero a voce alta, pensavo di pensarlo e invece lo dissi a voce,
" Magari potessi provare quello vero",
al che mia cugina con aria sorpresa disse:
" davvero vorresti provarlo?"
"io cosa!!, come!!, che ho detto?, ma io no non ho mai provato nessun cazzo vero"
e lei:
" come no? non hai mai provato a prenderne uno in mano o a prenderlo in bocca?",
io no mai, lo sai che le suore non vogliono che parliamo di queste cose è peccato le dissi ,
"ma scusa"
disse lei
"ma con il cazzo finto che c'hai fatto?"
ed io le dissi che me lo sono messo in bocca e basta senza dirgli di ieri sera perché mi faceva ancora male il culetto e in confidenza gli ho spiegato che volevo provare a fare un pompino e che me lo sognavo pure ma non trovavo nessuno a cui farlo senza avere delle complicazioni e la paura di essere considerata una sgualdrina o peggio;
"Allora ci penso io, ma lo sai almeno come si fa?" disse,
ed io " l'ho visto fare su internet"
e lei "Lascia perdere internet stanotte farò in modo che tu veda com'è fatto e chissà che tu lo faccia davvero",
ma io no e come faresti?, io non voglio che il tuo compagno pensi male di me e poi l'amicizia e l'intesa che si è creata potrebbe svanire e poi non potrò venire più a trovarti dalla vergogna, e lei:
"Non preoccuparti che questo non succederà, mica lo deve sapere lui"
, io fra me e me pensavo com'è che farà e lei mi disse:
" Allora ora andiamo a vedere la televisione che lui si insospettisce se non ci vede arrivare; quando i programmi per la tv stanno per finire, dici, vado a nanna e invece ti nascondi sotto al letto qui in camera mia e aspetti poi noi arriviamo"
e "Dopo",dissi ...
"Aspetta e vedrai".
Andammo a vedere la tv poi verso mezzanotte con un cenno dell'occhio mia cugina mi disse vai, allora dico a tutti vado a nanna e invece mi infilo sotto il letto come daccordo e sto zitta zitta buona buona;
poi arrivano loro insieme io mi nascondo più in fondo per non essere scoperta e lei dice a lui:
"Spogliati tutto nudo che voglio fare un giochino con te intanto vado a prendere una cosa nello sgabuzzino e in bagno tu vai avanti che arrivo",
lei esce e lui incomincia a spogliarsi, la maglietta, i pantaloni;
io lo vedevo da sotto perché l'armadio aveva gli specchi che arrivavano fino a pavimento e arriva alle mutande erano nere come la sua carnagione, ma si intravedeva il suo cazzo e quasi sbordava da sopra da un lato da quanto era grosso , mi stavo eccitando solo al pensiero di vederlo, lui si tira giù di colpo le mutande e un pezzo di carne bello pieno sventolava a mezz'aria che mi tappai la bocca per lo stupore;
se lo prese in mano e lo fece roteare davanti allo specchio con aria compiaciuta, più lo faceva girare più diventava duro e lungo, volevo vederlo più da vicino ma non volevo neanche che mi scoprisse, e così sono rimasta nascosta;
nel mentre mia cugina entrò in camera, e disse verso di lui:
"Vedo che sei già pronto ma il gioco lo conduco io questa volta e tu farai tutto quello che ti dico"
, lui acconsentì dicendo:
"Farò tutto quello che vuoi",
e cosi lei tiro fuori delle corde tipo quelle da alpinismo e gli legò le mani e i piedi ai quattro lati del letto , io da sotto vedevo tutto dallo specchio e intravedevo solo la punta del suo cazzo che sventolava in alto, lui disse:
"Già mi piace e adesso?",
lei prende una mascherina quella per nascondere gli occhi dalla luce per dormire e gliela infila, lui così era bendato e legato tutto nudo pronto al suo piacere , con una mano mi fece cenno di uscire piano piano lo feci in silenzio la mia fica era in fiamme , vedevo il cazzo di Omar sventolare diritto sull'attenti tutto nero era meglio del dildo finto che mi fece vedere, direi molto meglio;
lei prese la mia mano e me l'appoggia sul suo cazzo, ero già tutta bagnata che sensazione nuova, l'eccitazione era altissima avevo paura che si sentissero i battiti del mio cuore impazzito.
Era caldo, la pelle era sottile e morbida mentre andavo su e giù, sentivo lui che mugolava e questo mi eccitava ancora di più sapendo che ho in mano un cazzo vero di un uomo che non poteva riconoscermi era il sogno che diventava realtà, cercai di stringerlo con le mani era duro all'interno e morbido all'esterno una bordatura più grossa partiva dall'attacco delle palle rugose in su per tutta la sua lunghezza fino ad arrivare al glande che si spaccava a metà unito solo da un filetto sottile, me lo rigirai cercando di memorizzare più dettagli possibili,
avevo entrambi le mani sul cazzo di Omar. una lo teneva fermo nel basso e l'altra lo accarezzava andando su e giù;
vidi mia cugina che mi incitava a prenderlo in bocca ed io non so cosa mi ha preso. ma una sensazione caldissima mi pervase tutto il corpo. la mia fica rasata si è aperta da sola. la sentivo aprire e chiudersi con il battito del cuore era diventata tutta gonfia gonfia e continuava a colare senza sosta e a quel punto ruppi gli indugi e me lo sono messo in bocca in un sol colpo fino in gola che lui si è irrigidito di schiena affondandolo ancora di più quasi a soffocarmi dal colpo di reni che fece in quell'istante, volevo arrivare alla fine ma non ce l'ho fatta fino in fondo era troppo lungo e grosso, ho cercato con più colpi di ingoiarlo tutto ma proprio non ce la facevo. mi sforzavo a ingoiarlo fino in fondo , mi ritenevo come sconfitta e ci riprovavo e riprovavo e dicevo sono andata un po' più in la devo riuscire a ingoiarlo tutto;
mia cugina era allibita nel vedere con quanto sforzo e passione ci mettevo a ingoiare il cazzo del suo compagno, vedevo la sua eccitazione;
poi mi disse sottovoce:
"vai via adesso basta"
ed io non volevo ero troppo coinvolta mi sembrava di essere una guerriera nel difendere il suo territorio , in quel momento era mio e non lo volevo dare a nessuno;
mi sono alzata l'ho chiamata in disparte senza che lui sentisse che c'ero anch'io e gli ho detto sussurrandole sull'orecchio:
"Fammi provare a sentire il suo sapore",
lei con la testa disse di sì e allora ricominciai a baciarlo,
inizia a leccare quel cazzo duro partendo dal basso, poi sempre a lingua aperta, ne misurai la lunghezza,lo mordicchiai a piccoli e veloci colpi la cappella,
gli feci un vestitino di saliva e lui si contorceva e si menava a destra e a sinistra con l'indice e il pollice presi l'attaccatura delle palle e lo strinsi fino a toccarmi le dita il resto della mano le teneva sollevate in quella presa le tenevo separate dal cazzo che si erigeva ancora più dritto e duro e così anche la cappella nera si ingrossava allo spasimo lo sentivo vicino al godimento che con l'altra mano libera lo strinsi fortissimo alla base del cazzo fermando la corsa del suo seme quando Omar disse:
" Amore mio ti prego non ce la faccio più Fammi venire Fammi godere",
a quelle parole me lo rimisi in gola e mollai la presa delle mie mani lasciandolo completamete lui si irrigidi e si innarco con la schiena e me lo conficco fino in fondo, sentii le labbra che toccarono la fine e i peli sottostanti oltre non c'era più nulla, finalmente ce l'ho fatta e con un getto mi venne in gola direttamente riempiendola di liquido caldo che mi affrettai a ingoiare per non soffocare e rovinare tutto, ce n'era dell'altro che continuava a riempirmi e ingoiai come se bevessi da una bottiglietta direttamente, restando con la bocca ferma sul suo cazzo che continuava a spruzzare sembrava non avesse fine ed io a ingoiare tutto quel liquido che veniva fuori;
guardai in direzione di mia cugina dimenticata e scomparsa dal travolgere degli eventi e scorsi da sotto della vestaglia del pigiama che era senza mutandine, con la sua fica dal pelo biondo aperta carica di piacere tutta bagnata, sto guardando la fica di un'altra donna e non mi dispiaceva vederla una goccia scese fuori dalla sua fica posandosi sul lenzuolo del letto formando un filo trasparente, ebbi un orgasmo guardando la scena, alzai lo sguardo verso di lei ed era stupita con gli occhi sbarrati di meraviglia e la mano che si copriva la bocca per non sospirare in un OHHH: Lui disse:
"Amore sei stata stupenda mi sono eccitato moltissimo dovremmo farlo più spesso questo gioco"
e lei disse ritornando in se da uno stato ipnotico:
"Certo mio caro quando vuoi"
e con una strizzatina dell'occhio mi fece cenno di andare;
sfilai la mia bocca dal suo cazzo ancora turgido, bello, pulito dalla mia lingua che continuava a leccarlo e la luce della stanza lo rendeva lucido della mia saliva,
pensandoci il sapore non l'ho sentito tanta era l'eccitazione di averlo fatto e poi è tutto in casa non lo saprà mai nessuno neanche Omar;
quando me ne andai lasciai la porta socchiusa quel tanto da vedere quello che sarebbe successo dopo , lei gli tolse la mascherina e lo slegò ,poi lui disse:
"Adesso gioco io con te",
la girò gli alzo la vestaglia vidi la sua fica pelosa bagnata che grondava di piacere gli mise il suo cazzo nero e duro su per il culo e lei si inarcava e si dimenava dal piacere allora mi sentii di nuovo quel cazzo finto, rivivendo l'istante della penetrazione forzata e mi bagnai di nuovo, pensando sul come sarebbe bello provarne uno vero, ma per la paura di essere scoperta me ne sono andata in camera mia.

Ora abbiamo un segreto io e mia cugina che non scorderò mai. il male al culetto mi è passato quella notte stessa e adesso mi fanno male le mascelle ma ne è valsa la pena.


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20/08/2015 14:51

Camillo 2

ATTENZIONE-ATTENZIONE !!! Camillo 2 ....REGALA una bicicletta a tutti i CULATTONI, compreso Anto,purchè disposti a collaudarla con tre giri attorno il colonnato del Bernini. Le bici sono predisposte per loro, ossia SENZA SELLA.

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